In arrivo novità per il Tiro al Drone: ovvero una sorta di tiro a piattello evoluto. Nato nel 2017 dall’esperienza del prof. Filippo Scaglione, che si è avventurato a testare i velivoli sotto il fuoco delle armi vere.
Dopo numerose sessioni nel corso del tempo, il prof. Scaglione e il suo team sono arrivati alla conclusione che il tiro a drone con le armi da fuoco pone delle limitazioni.
Ecco perché il professore e il suo team hanno depositato il brevetto di un sistema di tiro al drone con raggi infrarossi codificati, con il drone che spara!
Questa nuova tipologia di tiro al drone rispetto a quella “classica” può essere praticata in qualunque campo di calcetto chiuso da una rete. Le porte del campo possono essere posizionate al contrario in modo da proteggere da eventuali traiettorie anomale sia per proteggere il tiratore e la coppia pilota/copilota dall’altra.
Il brevetto si chiama: Sistema integrato programmabile per il tiro a segno con raggi infrarossi codificati, utilizzante un drone come bersaglio, che spara anch’ esso per fare punti.
Si tratta di un sistema che permette di giocare e divertirsi in sicurezza, praticando il tiro a segno con un bersaglio volante. Il drone manovrato da una persona prende di mira e spara contro un bersaglio posizionato a terra accanto al tiratore. I colpi sono costituiti da raggi infrarossi codificati. Quindi consiste i una sorta di “guerra” elettronica dove il drone bersaglio con il suo pilota e il tiratore munito di un fucile IR sono parte attiva. Il tutto realizzato da componenti open source basata su Arduino, puntatori IR e moduli a radiofrequenza.